IL BOLLETTINO del Coordinamento dei Comitati contro la Repressione  (poi dell'ASP(pagina in corso di realizzazione)

Ciccando su http://www.solidarietaproletaria.org/asp/ vai sul sito del Bollettino dell’ASP con tutti i numeri usciti

Numeri dal 1993 al 200268    67    66    64/65    62/63    61    60    59    58    57    55/56    53/54    52    51  50  ( pdf singole facciate A3 in formato di stampa )

Numeri del 1990-1992 49   48   47   46   45   44   43   42   41   40     (jpg in zip singole facciate A3 in formato di stampa)

Numeri del 1988-198939 (jpg in zip singole facciate A3 in formato di stampa)   37/38  (jpg in zip A4 in ordine)   36   35   34   33   32  (jpg in zip singole facciate A3 in formato di stampa)

Numeri di interventi contro la "soluzione politica" (scambiando il problema della prigionia per il problema della rivoluzione), 1987-1988 -   31      (jpg in zip A3 stampabile)  29/30 (pdf in rar compreso volantino su Anfredo Simone e pagina 2)    28    27

Dibattito su scienza e tecnologia e Autointervista di militanti della seconda posizione, 1987 -   25/26   

Solidarietà e resistenza alle montature della "magistratura" veneziana e milanese 1985/1986    24   22-23   21   20   19 ("causale" non "casuale"17/18 (atti del convegno Repressione e crisi economica, con due presenz non corrette e una firma apocrifa: una operazione di "rientro" profittando che alcuni compagni di Marghera erano in carcere, da parte di sherwood dopo la sua ESCLUSIONE dal movimento Rivoluzionario-1982/1984, ancora ATTIVA ESCLUSIONE) Guardare avanti !,  n.2, ottobre 1984 (Atti preparatori del Convegno Repressione e crisi economica)

Arresti del 8-2-1985 decisi da Ferrari-Mastelloni e assai comodi per alcuni traditori infiltrati in Veneto nella classe operaia  16  

Il Proletariato non si è pentito (in corso di nuova edizione con titolo: Il Proletariato non si è pentito né arreso - sono bene accette collaborazioni al lavoro)

Solidarietà nella discriminante contro la dissociazione e lotta per l'abolizione dell'articolo 90 - 1980/1984 -  15 (qui la cronaca del processo W.Alasia, su quel processo (ben diversamente dal libro apologetico e di "gestione" edito da Controinformazione o meglio da ciò che ne rimaneva all'epoca) e sulla dissociazione si è sviluppato il dibattito qui riportato: Opuscolo dibattito sulla discriminante contro la dissociazione, 1984)   14     13   (con il documento dei "36" nazisti togati che rivendicavano di darsi indirizzo politico nella loro "opera" giudiziaria,, e con la storicizzazione della l.a. operata nel processo W.A., e posizioni varie, il che portò al dibattito sulle discriminanti di cui all'opuscolo suriportato)    12   (Con la piattaforma del Coordinamento)   11   10   09  08   07   06   05   04    03    02    01        

Convegno, Palazzina Liberty, Milano giugno 1981 Atti preparatori (con la polemica pro-contro i Comitati Naria) - Dibattito convegno (con intervento non pubblicato nello speciale, ma su Autonomia n.24)

Questa rivista, i cui numeri qui pubblicati sono oggi introvabili o fatti sparire in ogni luogo del paese, che ancora oggi, ma molto diversamente dal passato, espressione solo di un'area che oggi non ha rappresentatività alcuna tra i prigionieri delle BR, fu per molti anni e continuativamente per oltre 20 anni (orientativamente sino al 2002), espressione non faziosa e voce, per molti anni l'unica a stampa, dei prigionieri rivoluzionari non dissociati o soluzionisti, o che almeno, all'epoca non avevano ancora fatto quella "scelta". (edizione 2, 12-7-2007)

Come spiegato nella memoria sottoscritta, i numeri dal 2002 in poi (denotati dalla caratteristica di linea politica assunta dai Carc, quindi parziale) cosi’ come altri  "bollettini" stampati in Italia SEGUENDO LINEE DI DIVISIONE E NON DI UNITA' NELLA SOLIDARIETA', non li riportiamo qui a causa della loro latitanza sulla campagna contro la tortura del controllo mentale e tecnologiche in carcere e fuori, lato oscuro e molto più diffuso dello stesso 41 bis cui sono correlate queste torture permanenti, e per latitanza verso gli attentati fascisti e deviati di regime contro l'AVae-m ed i suoi componenti, fatti di misure "legali" ed illegali di bassa intensità onde passare inosservati, ma assolutamente comprensibili a chi fa politica. Certo non gli mancheranno spazi né denaro per stamparseli, ma una cosa è certa: la Verità è Rivoluzionaria ed Infinitamente Conoscibile E Viene Sempre Fuori anche prima della Fine. Ricordiamo ai lettori che gli elenchi dei prigionieri, arresti e scarcerati, non costituiscono 20 anni o piu’ dopo, alcuna patente di internita’ alla classe operaia, oggi. Soprattutto quando in internet girano disinformanti paginoni come l’elenco dei “brigatisti principali” in Wilkipedia (20.10.2008) che fanno capire lo scopo di creare ed agevolare presupposti e disinformazione per la “soluzione politica”.

Memoria (personale ma affatto individuale - individualista) sul "Bollettino"

Costò carcere a molti compagni-e, e tra i suoi redattori e compagni-e vi furono anche persone che morirono in incidenti stradali successivi a colloqui in carcere. Questa sorte mi fu risparmiata miracolosamente dal caso nell'agosto 1991, tornando da Opera il pneumatico anteriore sinistro tubeless della mia auto nuova e con tagliando appena fatto da 2 settimane, esplose senza spiegazione plausibile nemmeno per la polizia stradale. L'auto, appena pagato il posteggio dal leasing, fu rottamata senza che potessi recuperarla.

Nel 1985, questa rivista veniva allegramente fatta sparire anche dal GI Mastelloni di Venezia. Una sentenza del Tribunale della Libertà me ne concesse il possesso, mentre ero in carcere a Venezia, solo perché potei fare ricorso in quanto erano spedite per raccomandata. Quelle spedite normalmente erano "desaparecidos". Non c'era ancora il controllo mentale e il potere giudiziario dei "36" utilizzava ancora i metodi più pratici già sperimentati da Giordano Bruno ed altri, dell'isolamento più assoluto.

Ho partecipato ai primi momenti collettivi nei quali il Coordinamento si portò più ampiamente nel movimento (Palazzina Liberty, giugno 1981, convegno tortura Padova, 1982). Dal 1982 al 1986 ho partecipato e fatto galera per la militanza nel Coordinamento e nel Coordinamento regionale Veneto-Friuli.

Con me ed altri-e compagni-e abbiamo collaborato alla redazione del Bollettino e al libro Il proletariato non si è pentito, sino a quando abbiamo passato la redazione locale del Bollettino a compagni più giovani. Per esempio, fui tra coloro che insistettero ed ottennero la pubblicazione della Autointervista (Gallinari-Coi-Seghetti-Piccioni). Ma fui anche d'accordo sull'effettuare riunioni in altre città, e sul proporre fogli militanti periodici, in un'epoca in cui partecipare al Bollettino significava farsi galera, anche per le chiacchiere alle spalle di chi ci dava dei 'brigatisti' per ciò solo. Altra repressione, ed altri fiaschi della controrivoluzione.

Ho diffuso e contribuito al Bollettino sia da libero che da prigioniero, sino al 2002, in carcere nel 1995 ho contribuito ad una nuova lista di prigionieri, su richiesta dell'ASP, che all'epoca ne era intestataria (del Bollettino), basandomi, come nel caso del Contributo (numero speciale monografico Contributo per una storia documentale delle BR, reperibile in altro link di questa sezione MEMORIA STORICA), su documenti e ricostruzioni di altri prigionieri che avevano appartenuto alle BR. Il Contributo e la lista furono fatti girare in sezione prima di mandarli.

Tuttavia va detto che dal 1994 i compagni che ebbi più vicini, a parte al processo, furono i compagni maoisti, forse perché negli anni di libertà precedenti, quantomeno in una importante lotta di massa (il movimento degli studenti universitari del 1990), avevo lottato assieme ad uno studente maoista del Sud del mondo, venuto a Venezia a continuare la lotta. In quel primo periodo di quarta carcerazione, Il Bollettino si fece perdere l'occasione di dare risalto alle modalità della provocazione dello Stato attorno agli arresti dell'ottobre-novembre 1993, che sputtanai pubblicamente alla prima occasione (udienza preliminare, 31-3-1994). Per tutto quel processo, a parte la conclusione, Il Bollettino mi mancò. Negli anni successivi fu presente e fu uno strumento di resistenza e di controinformazione e dibattito politico ed ideologico. Anche se a molti non piace il "dibattito".

Nel novembre 2001 ho criticato aspramente la svolta netta tattico-parlamentarista del nPci e il suo accodarsi del Bollettino, e per solidarietà ai prigionieri del PCEr-GRAPO, come loro, ho dato le dimissioni dalla Piattaforma 19 giugno che avevo contribuito a fondare (uscita che non fece Marco Camenisch). Qui i numeri dal 1 al 68. Quelli successivi, e gli ultimi di questi, sono già molto lontani dalla impostazione precedente. In particolare per documenti apocrifi della LOD, spacciati per lotte del PCP e di prigionieri del PCP. Per quanto riguarda il PCP, in Italia l'unica realtà che ha dato SEMPRE solidarietà e pubblicato documenti coerenti ed originali del PCP è stata Agit Prop (tra i fondatori del MRI), poi Rossoperaio, oggi Proletari comunisti. Questi compagni hanno anche pubblicato mie traduzioni sul Perù. Il lavoro di traduzione di documenti delle lotte e guerre popolari del Sud del mondo, autentiche avanguardie della RPM, è stato continuativamente rispettato da questi compagni. L'ASP ne aveva promesso la realizzazione di dossier, sin dal 1998-1999, ma non se ne fece nulla.

Dal maggio 2002 sono torturato tecnologicamente. Controllato ed interferito sin dal 1996, dopo una operazione chirurgica, senza che ne sapessi nulla. Il Bollettino riportò nel dicembre 2002 solo una parte del comunicato n.3. In seguito seppi da una compagna dell'ASP che si discusse di fare un numero intero su questo trattamento, ma non ne fecero nulla. Per me la questione è chiusa comunque dal 2001-2002 (con questa "gestione").

Paolo Dorigo, militante comunista maoista, 9-7-2007

(per la pagina Memoria storica)

n.b. nella riproduzione in pdf vi sono annotazioni non volute per questa riproduzione. Se dei compagni avessero miracolosamente qualche vecchia copia messa meglio possono inviarmela e la utilizzerò. Altre piccolissime errate corrige sono state fatte al tempo da me su miei testi in cui un-una redattore-redattrice spesso e volentieri applicava piccole modifiche certamente dovute a disattenzione od eccessiva velocità. Nel 2002 la cosa (dopo il documento Alcune riflessioni necessarie) divenne cronica...