http://www.paolodorigo.it/ClasseOperaia.htm
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Appello La lotta delle lavoratrici di In-Action, un call-center situato presso il centro direzionale di Arese (proprietà FIAT) continua e, a partire da oggi entra nella sua fase decisiva.Da quando la FIAT ha deciso di rompere l'intesa con KOS (insieme costituivano appunto la Join-Adventure denominata In-action), quest'ultima ha cominciato a preparare il trasferimento delle proprie attività a Basiglio, ad oltre 35 Km di distanza da Arese. Come sempre a pagare le conseguenze delle scelte aziendali dovrebbero essere le lavoratrici (oltre 400), molte delle quali a part-time, che si troverebbero costrette, in gran numero, ad auto-licenziarsi. Di fronte a questa prospettiva le lavoratrici da tre mesi sono entrate in agitazione ed hanno già effettuato 3 scioperi, con un'altissima adesione e il blocco totale delle attività di tutta la FIAT di Arese.Ma la KOS non ha fatto nessun tipo di marcia indietro e ha cominciato a rendere operaativi i primi trasferimenti, con l'intento di completare l'operazione in un paio di mesi. Gli obiettivi di questa operazione appaiono oggi piuttosto evidenti:Da una parte c'è l'interesse di FIAT di svuotare il centro direzionale per dar vita ad un'operazione commerciale che, più avanti, ironia della sorte, potrebbe prevedere l'instaurazione di un nuov call-centerDall'altra l'interesse di KOS che, costretta a sciogliere l'alleanza con FIAT, ripiega sulla soluzione a lei più conveniente che è quella di provocare un netto ricambio del personale puntando a sostituire le ttuali lavoratrici a tempo indeterminato con decine e decine di nuovi precari, contratti a progetto (i famosi L.A.P.) da pescare nell'enorme bacino della disoccupazione di Milano sud, Rozzano e dintorni; cosa che infatti sta già avvenendo Le lavoratrici hanno continuato ad opporsi ad una simile operazione contando esclusivamente sul proprie forze e sul sostegno dello SLAI e della CUB, a causa del solito atteggiamento poco combattivo delle RSU aziendali, per non parlare dell'atteggiamento dei Sindacati Confederali, vicini più volte al crumiraggio aperto, preoccupati solo di contenere la lotta e di ottenere una legittimazione a partecipare alle trattative. Si sono quindi dotate di una propria piattaforma rivendicativa, con cui fronteggiare il trasferimento stesso, rifiutando di pagarne il prezzo. Gli aspetti essenziali della piattaforma sono:1) La garanzia del posto di lavoro per tutte/i e la trasformazione a tempo indeterminato di tutti i contratti di lavoro2) Un servizio trasporti adeguato da Arese verso Basiglio con un'adeguato indennizzo giornaliero per le spese di trasferta3) La possibilità di svolgere il part-time in forma verticale (riduzione dei giorni lavorativi invece che riduzione dell'orario giornaliero) con garanzia del servizio mensa Di fronte alla solita intransigenza di KOS, motivata con presunte proprie difficoltà economiche, (il bilancio è nettamente in attivo) l'ultima assemblea del 15 giugno ha deciso di proclamare un ulteriore sciopero, dando mandato ai partecipanti al presidio di decidere se continuarlo anche il giorno successivoE così è stato: dopo l'ennesimo sciopero ancora una volta riuscito, le lavoratrici hanno deciso di proseguire anche domani, con l'obiettivo di radicalizzare la lotta e di estenderla progressivamente a settori sempre più ampi, nella prospettiva di continuare la lotta anche nella nuova sede di Basiglio. Le lavoratrici di In-action stanno pertanto facendo appello a tutte le realtà che si battono contro i licenziamenti e la precarietà, affinchè esprimano la loro solidarietà attiva per costringere la KOS ad accettarne le rivendicazioni, nella prospettiva di costruire un fronte unitario e combattivo, capace di contrastare i piani padronali e farla finita con contratti atipici e precarietà Appuntamento domani mattina, 20 giugno, davanti ai cancelli del centro direzionale di Arese a partire dalle ore 6,30 E' in preparazione nei prossimi giorni una riunione territoriale (Milano e hinterland) per coordinare gli sforzi a sostegno di questa importante vertenza Alcuni lavoratori e lavoratrici a sostegno della lotta di In-action Per riferimenti e contatti335.8782213