SE QUESTO È UN UOMO

Il suo nome è Enrico Di Nicola ed è procuratore capo di Bologna. Lo scorso 26 maggio ha fatto

arrestare 7 anarchici con l’accusa di aver costituito u n ’ a s s o c i a z i o n e “diretta a sovvertire

violentemente gli ordinamenti economici e sociali”. A sostegno di tale accusa, c’è il fatto che questi anarchici si conoscono fra loro, si telefonano spesso, girano per la città nelle notti d’estate, cucinano usando pentole a pressione, fanno uso di buste e francobolli per le loro spedizioni,  hanno difeso la memoria di un amico tragicamente scomparso, esprimono pubblicamente le

proprie idee. Ma, soprattutto, sono anarchici, vivono a Bologna o nelle sue vicinanze e tanto basta. Tanto basta a lui, ma non ai suoi colleghi del Tribunale del Riesame, che hanno subito annullato gli arresti da lui ordinati. E di fronte a magistrati che scarcerano gli anarchici, di fronte agli stessi carabinieri che a malincuore ammettono che non avevano prove contro di loro, cosa è stato capace di dire questo “uomo”? - Che «queste ordinanze sono state meditate a lungo». A lungo egli si è posto una domanda: avendo in mano solo alcuni elementi che al massimo potrebbero forse giustificare il sospetto su questi anarchici, come posso farli passare per prove di reato? - Che non poteva assolutamente fare a meno di ordinare gli arresti. Sapete perché? perché «noi abbiamo anche il dovere di difendere il lavoro di tutti gli  investigatori che hanno operato per due anni in questa inchiesta». Per costui i poliziotti sono come il maiale, di loro non si butta via niente. - Che non si può pretendere che la magistratura acquisisca prove prima di arrestare qualcuno. Altrimenti «qui si finisce che ci vuole la fotografia di uno che mette un ordigno: e una cosa così non può accadere ». Ma allora telecamere, microspie, pedinamenti,

asfissiante controllo, infiltrati, perquisizioni, a cosa servono? - Che è rimasto «sorpreso e stupito dalla decisione del tribunale». Abituato a comandare e ad obbedire, per il capo della Procura

è una sorpresa e uno stupore che altri magistrati non siano almeno abituati ad obbedire.

- Che il parere contrario espresso da altri magistrati lo rende comunque contento,

poiché è sinonimo di democrazia. Tuttavia... farà ricorso in Cassazione prima ancora di leggere le motivazioni dell’annullamento dei mandati di arresto. Insomma, a quest’uomo piace sì la democrazia che gli dà torto, ma preferisce il fascismo che gli dà ragione. È  per questo che farà ricorso, «mica per fare bella figura». Quest’uomo, Enrico Di Nicola, è colui che incarna la Giustizia nel capoluogo emiliano. E poi vi stupite se siamo anarchici? fip 19/6/05, via del Gomito 2, Bo

 

 

CHI VORRESTI AVERE COME VICINO DI CASA?

Mario Borghezio origini albanesi

John Belushi origini albanesi

(foto) (foto)

Chi vorresti avere come vicino di casa ?

 

 

Il compagno non l’ “uomo”