Con un ritardo
di un annetto, a parte l’articolo sui Rfid pubblicato nel sito del “GARANTE”
della privacy, abbiamo letto l’articolo “Tra chip e sensori arriva il
post-umano”,
di
Stefano Rodotà, ripreso da la
Repubblica di lunedì 6 dicembre 2004. Inizia già in maniera sbagliata,
“dobbiamo cominciare ad abituarci” … al post-umano. È già un ambigua
ammissione di un ruolo non svolto appieno, nel non garantire la difesa da ciò
che è moralmente sbagliato ed umanamente pericoloso. … Dice “dobbiamo farlo”, dice “è già nella concreta
realtà”. Grazie, noi che la
subiamo, questa forma di SCHIAVITU’, lo sappiamo. Senza appunto citare “The
Manchurian Candidate”; laddove vi si dà per scontato che gli “attori” o
meglio le vittime di tali esperimenti e trattamenti NE SIANO COSCIENTEMENTE
FAVOREVOLI. Ma vi è del coraggio nel parlare delll' “America di oggi - la
sorveglianza onnipresente, la manipolazione delle coscienze, il peso delle
grandi società nelle scelte politiche, la creazione a tavolino dei candidati
alle più alte responsabilità politiche”. Però attenzione Rodotà non parla qui
di esperimenti del SISMI o del SISES-GOM o dei ROS dei carabinieri, ma di
lettura a distanza dei dati medici attraverso strumenti elettronici da
inserire sottocute. Negli USA, a questi scopi, sarebbero autorizzati
dall’ottobre 2004. Per certe
“patologie croniche (diabete, cardiopatie, Hiv)” già sono utilizzati in
Italia, specie invece, sappiamo noi, per spionaggio militare e
comportamentale di persone biciclettate da loro nemici spioni, o anche di
persone interessanti sotto il profilo lavorativo e sociale, oppure a pazienti
handicappati, oppure schizofrenici, o affetti da epilessia. I loro “dati” vengono decriptati e
finiscono chissà dove e per chi. Ma questo Rodotà non lo dice. È più interessato
a dare colore a quanto ha appreso. Dice che “una discoteca di Barcellona, il
Baja Beach Club”, “consente ai soci che accettano di farsi impiantare il chip
di entrare nel locale senza alcuna formalità e di pagare automaticamente le
consumazioni grazie alla loro identificazione a distanza.” Non dice certo
loro che questa discoteca con ogni probabilità con questa scusa, registra
ogni loro attività sessuale. Riporta che a luglio 2004 “si è appreso
che in Messico, con una spesa di 150 dollari a persona, è stato
"iniettato" un microchip nel braccio del Procuratore generale e di
altri 160 suoi dipendenti per controllare il loro accesso a un importante
centro di documentazione e eventualmente, per rintracciarli in caso di
sequestro.” Ed eccoci al clou: sempre a
luglio 2004 Blair ha annunciato di voler "etichettare e
controllare" via satellite i cinquemila più pericolosi criminali inglesi.
Forse Paolo Dorigo è spiato da una equipe che attinge al know how inglese in
materia. La follia di
presunzione di potere di certi pazzi che inviano giovani a morire in divisa
ed aerei a seminare distruzione in paesi lontani, è ben superata qui dalla
“misura” della perdita di ogni senso etico e di rispetto
dell’individualità. Dalla pena
come riflesso di una colpa accertata, consistente nella detenzione in un
luogo fisico, il nazista di fatto Blair passa a proporre la pena del
controllo mentale, oltremodo non si capisce se quelli in carcere o quelli che
ne sono usciti. Rodotà ci deve
portare ad “accettare” questa cosa ?
DA QUANTO AFFERMA SUCCESSIVAMENTE NEL MARZO 2005, NO, MA PER CHI SI
DIMENTICA LA SUA SUCCESSIVA PRESA DI POSIZIONE, potrebbe pensare di sì. Si
chiede “siamo alla vigilia di un cambiamento della natura stessa del corpo
che, modificato tecnologicamente, diverrebbe per ciò post-umano ?” E propone: “questo è un tema che merita una vera discussione
pubblica, invece di perder tempo dietro inconcludenti e strumentali diatribe
intorno ad un astratto rispetto della natura.” Cioè la mente e la psiche interiore, la libertà di
PENSIERO SENSAZIONE IMPRESSIONE ecc. ecc. DI OGNI PERSONA, divengono fatto da
definire con sufficienza “la natura”.
L’equilibrista di lusso dei diritti calpestati, ci dice che “i casi appena ricordati, infatti,
sono solo l'avanguardia più visibile di una larghissima serie di sperimentazioni volte
ad inserire nel corpo umano strumenti elettronici
e a collegarlo con un computer. Gli stessi microchip, peraltro possono
già oggi contenere dati diversi da quelli identificativi. L'Applied Digital
Solutions, la società americana che produce il VeriChip, nella sua pubblicità
fa riferimento esplicito alla possibilità di inserire direttamente nel chip
anche informazioni sulla salute, dati finanziari, altri dettagli sulla
situazione personale del soggetto, come i precedenti penali.” COME SE FOSSE TUTTO A POSTO, come se
non ci fossero conseguenze, al dato di esistere persone che, all’apparenza
normali, sono invece volontarie od involontarie spie di ogni cosa capiti di
loro innanzi (rapporti sessuali compresi). Con paziente
calma ci arriviamo, ci dice il nostro: è un “mutamento qualitativo” che
“mette in discussione l'autonomia stessa della persona. Così cambia lo statuto personale e sociale
del soggetto. Può
essere sempre "on line", divenire una "networked person",
una persona permanentemente in rete, configurata in modo da emettere e ricevere impulsi che
consentono di rintracciarne e ricostruirne condizioni fisiche e mentali,
movimenti, abitudini, contatti, modificando così senso e contenuti della sua
autonomia.” CI RENDIAMO CONTO
COSA STATE FACENDOMI A ME ED A MOLTI ALTRI, O PENSATE DI ESSERE GIOVE,
NETTUNO, MERCURIO E HITLER INSIEME ? Anziché rigettare in toto, come farà invece a
marzo 2005, il nostro Rodotà ci dice che “discutere tutto questo richiede prudenza
e distinzioni. Quando si parla dei chip e del loro impianto, ad esempio, è
indispensabile tener presente che questi strumenti, leggibili a distanza con la tecnica delle
radiofrequenze, possono essere tra loro molto diversi: contenere
soltanto informazioni non
modificabili” [FALSITA’ TOTALE, QUALSIASI INFORMAZIONE RADIO
E’MODIFICABILE IN TEMPO REALE, ADDIRITTURA SOSTITUIBILE E REINDIRIZZABILE],
non emettere impulsi, e quindi essere leggibili solo per finalità e con
modalità estremamente circoscritte; oppure contenere informazioni
modificabili dall'esterno (aggiornamento delle condizioni di salute o delle
transazioni finanziarie effettuate), emettere impulsi che possono consentire un continuo controllo delle
condizioni o degli spostamenti della persona.” ECCO LA PRESUNZIONE NAZISTA
TIPICA DELLA SINISTRA BORGHESE:
LA PRESUNZIONE DI POTERE E SAPERE TUTTO E TUTTE LE POSSIBILI
CONSEGUENZE DI QUESTA MERDA DI STRUMENTAZIONI: “Bisogna distinguere i casi in
cui gli impianti servono per reintegrare funzione mancanti o perdute
(udito,vista, lesione di arti) da quelli in cui si tende ad un miglioramento
delle prestazioni fisiche e psichiche (sono ammissibili analogie con il
doping ?). Bisogna poi considerare le loro finalità: tutela della salute o
altro; le caratteristiche dell'impianto, reversibile o permanente; il
collegamento dell'impianto con uno analogo nel corpo di un'altra persona; la
parte del corpo dove vengono impiantati, cervello o altrove. Quest'ultimo
punto merita particolare considerazione, poiché gli impianti nel cervello
possono essere finalizzati al recupero di funzioni perdute, come la vista, o
a rendere possibile, ad esempio attraverso il collegamento con un computer,
condizionamenti del comportamento.”
Infatti non menziona casi diversi, magari con aspirazione di essere
“giuridicamente” ammissibili (Steven Rose in Le Scienze ed. italiana di
Scientific American, ottobre 2004), o già usati per obbligare a determinate
ammissioni (Reseau Voltaire citato in Liberazione 5-5-2003, tecniche CIA con
scansione cerebrale e Succinile coline colide). Non si affronta minimamente ad esempio la tematica
dell’abuso sessuale sui minori, di quello sulle donne, del controllo della
donna da parte del fidanzato, del marito, del capo, del padrone sul lavoro,
né tantomeno degli effetti assurdi che si ottengono mescolando all’utilizzo
di queste tecniche, sostanze psicotrope, o, peggio, elettrochock e tecniche
di lavaggio del cervello. Rodotà
vive sulle nuvolette del bene, NON SA, DICE, DI CHE GIUNGLA SI PARLA. Il suo ruolo è proprio questo,
dilungare la contraddizione, agevolare certe ricerche senza impedirle, al
massimo stigmatizzarle (marzo 2005 nel testo sui Rfid). E sì che del mio caso possedeva
la Controinchiesta dal 2003. Non parla, così, di DIVIETO E MORATORIA MONDIALE
DI QUESTE INFAMI PRATICHE DENUNCIATE DA UN PRESIDENTE USA CHE DOVEVA ESSERE
POI IMMEDIATAMENTE LIQUIDATO PROPRIO PER GLI INTERESSI CHE DANNEGGIAVA
(Clinton, 1995, su MK ULTRA), ma bensì dei “principi” a cui occorre
ispirarsi, rimandando agli “approfondimenti necessari”, QUANDO I DOCUMENTI
CHE LUI CITA SONO PIU’ CHE SUFFICIENTI A DICHIARARE CRIMINE CONTRO L’UMANITA’
L’USO CONTRO IL VOLERE DELLE PERSONE OD A LORO INSAPUTA, DI SIFFATTI
STRUMENTI (dice “partendo, ad esempio, dal Trattato costituzionale europeo e
dalla Carta dei diritti fondamentali in esso contenuta. Qui si afferma che la
dignità umana è inviolabile, che ogni persona ha diritto all'integrità fisica
e psichica, che i dati personali esigono una elevata protezione, che
dev'essere rispettato il principio di precauzione”.
Dopo una debole
critica ai concetti totalitari di “sicurezza” (anche Hitler li invocava), vi
sono delle ulteriori domande ed informazioni, credo utili, a capire anche la
sua più chiara MA MENO CONOSCIUTA posizione espressa a marzo 2005, che
tuttavia NON E’ RISPETTATA IN QUESTO PAESUCOLO NAZI-PADRONALE: “E' evidente che
la tutela della salute è un valore in sé e che sono benvenute tutte le
innovazioni che la rafforzano. Ma è proporzionato l'impianto di un microchip
con una invasione e modificazione del corpo, rispetto all'identificazione
precisa di un paziente, che potrebbe essere effettuata con altri mezzi? Nel
caso di possibili modificazioni dall'esterno dei dati contenuti nel chip,
quali sono le garanzie contro interferenze o accessi indebiti? Si è
consapevoli della necessità di prevedere altissimi livelli di protezione per
le informazioni così raccolte? Si tengono presenti i problemi di giustizia
distributiva, e dunque l'eguaglianza nell'accesso a questi nuovi strumenti? Queste domande
possono essere ripetute per quasi tutti gli altri impianti. Senza risposte
soddisfacenti non si può imboccare impunemente questa strada. La decisione
della Food and Drug Administration è stata assai criticata negli Stati Uniti
ed è stata dichiarata inaccettabile dall'autorità francese per la tutela
della privacy. E che dire della proposta di Blair che, per persone
classificate "ad alta propensione a commettere reati", pur avendo
scontato la pena, cancellerebbe la libertà di circolazione e tutte le
connesse forme di autonomia individuale, imponendo loro di portare uno
strumento elettronico che ne renda possibile in ogni momento la
localizzazione?
Né, per superare obiezioni e preoccupazioni, basta riferirsi al
consenso degli interessati. Stiamo discutendo dell'integrità del corpo e
della dignità umana, di interventi che possono modificare la percezione del
sé e incidono sull'antropologia della persona Servono regole precise per
evitare che un ingannevole consenso diventi la via verso nuove servitù, mascherate
magari con pretese di eguaglianza. Un consorzio di industrie francesi, Biotech,
progetta impianti sui ragazzi per controllare "l'eccesso di attività
intellettuale " dei più dotati e "elevare il quoziente
intellettuale" degli altri, per realizzare condizioni di vera
eguaglianza. Non sono fantasie, perché dietro di esse vi sono investimenti e
interessi economici, gli stessi che amplificano le paure per creare un
mercato della sicurezza. Dobbiamo bloccare sul nascere queste derive
pericolose. E' tempo di discussione pubblica: perché queste nuove
prospettive, inquietanti e promettenti insieme siano governate dagli uomini e
dal loro senso della libertà, e non affidate ad impossibili vincoli di natura
o, peggio alla prepotenza del mercato.” UN NUOVO
FEUDALESIMO E’ GIA’ OPERANTE, E NON SARANNO LE VOCI ILLUMINATE A LIBERARCENE.
MA ESSE STESSE CONTRIBUIRANNO A DISTRUGGERE I PROPRI STESSI IDEALI
“DEMOCRATICI”, COSI’ PROSEGUENDO. |