Antonella è una ragazza romana di 31 anni. Il suo errore non è quello di rivolgersi all’AVae-m, che ne ha tutelato l’identità, nei limiti del possibile dato che siamo noi tutti super-interferiti, bensì quello di essersi fidata della mamma e dei familiari, che ovviamente come nella gran parte dei casi, si sono rivolti allo psichiatra.

Lei ci aveva telefonato il 20 febbraio dicendo che tra il 22 e il 23 sarebbe successo qualcosa di terribile, evidentemente la madre la ascoltava e non voleva essere più esplicita, ovviamente il trattamento psichiatrico chiesto dai familiari è scattato solo dopo qualche giorno. Oltre che con Paolo, coordinatore nazionale AVae-m, Antonella ha parlato con un'altra Vittima, donna, la quale ha cercato di darle indicazioni su come mantenere la calma, ma evidentemente lei ha comunicato con noi troppo tardi. Aveva parlato di una sua relazione passata con R.M., politico di sinistra abbastanza noto, cui abbiamo inviato una mail per verificare se la cosa corrispondeva a verità, ma non ci ha risposto. Aveva anche detto di aver conosciuto in passato ragazzi di destra, e di ritenere che il fenomeno sia molto diffuso in alcuni centri sociali. Ha detto di aver avuto in passato esperienze di droga episodiche (1996 ecstasi, recentemente chetamina). Non ci è chiaro quindi se facesse sul serio o se fosse una ragazza di destra che dava i numeri, ma propendiamo per la prima ipotesi. Non è una ragazza farfallina, a quanto si è capito. Adesso, nonostante abbiamo i suoi dati anagrafici e scriveremo per posta ai suoi familiari, possiamo fare poco o niente, meno ancora che per Paola Sbronzeri, che purtroppo si è dimostrata molto difficoltosa ad ostacolare gli effetti più deleteri dell'interferenza mentale, soprattutto perché da 23 anni sotto bombardamento psicofarmacologico, senza alcun effetto positivo.

DICIAMOCELO CHIARO: CI GUADAGNATE A TENERE SUL MERCATO QUESTA MERDA

Ciò che è pazzesco è che abbiano tolto, abolito dalla distribuzione in Italia il Vividil, farmaco antidepressivo tutt’altro che nocivo, e ci sia ancora in circolazione il Serenase, nonostante le nostre denunce sin dal 2002 espresse circa l’uso dinamitardo di questo prodotto specie se utilizzato in associazione ad altri in grado di portare ad un effetto depot.

Il Serenase infatti è un ipno-inducente.

Sottoporre una persona sotto controllo mentale a terapia con Serenase significa come mettere un bambino stuprato in un bordello.

Antonella purtroppo non ci ha consegnato alcuna delega o iscrizione tale per cui noi possiamo farne il nome pubblicamente.

Antonella è Vittima due volte: della scienza torturatoria e della psikiatria familiaristica di scuola italiana, un concentrato di ignoranza ed ipocrisia che poco ha da invidiare ai benestanti bianchi dell’apartheid sudafricano del ‘900.

L’AVae-m è a disposizione della magistratura per rispondere circa la situazione di ogni torturato INDIPENDENTEMENTE dalla disponibilità di ciascuno di loro, sempre che si tratti di una inchiesta già formalizzata contro corpi speciali e “medici” che fanno uso delle tecniche di controllo ed interferenza mentale, in pratica contro coloro che utilizzano i sistemi ben spiegati nei ns. siti ed in quelli che a livello internazionale esistono già in materia.

La classe medica intera deve vergognarsi di non aver ancora convocato e collaborato con noi per rendere la Verità al posto di comando nella vita dei cittadini.

Gli psicofarmaci sono pallottole !

Disarmiamoli !

 

(29-2-2008)